Ubicata nell’appennino lucano, nel comune di Cancellara (PZ), in Contrada Carpine, si sviluppa su una superficie di circa 53 ha di cui circa 48 ha di S.A.U. Il nucleo aziendale è situato ai piedi di una collina chiamata “SERRA DEL CARPINE”, a m.750 s.l.m. dove negli anni ‘70 la Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Basilicata riportò alla luce i resti di un antico insediamento risalente al IV-V secolo a. C. con tombe e suppellettili oggi conservate nel Museo Provinciale di Potenza (l’area degli scavi si trova proprio all’interno del querceto adiacente alle nostre masserie). Da qui è possibile partire per escursioni ai siti archeologici nelle immediate vicinanze (insediamento urbano di Serra di Vaglio e tempio della dea Mephithis a Rossano di Vaglio tutti dell’VIII secolo a.C.). Nelle grotte delle masserie, che fino a pochi anni fa fungevano da stalla per le mucche, si possono notare ancora nicchie votive recuperate nella parete dagli antichi abitanti dell’insediamento preromano. Tutt’intorno è possibile trovare conchiglie fossili. Nei boschi di querce e nelle immediate vicinanze nidificano falchi, poiane, nibbi, gruccioni, il picchio verde, il picchio rosso, l’upupa, la tortora, la beccaccia e moltissimi altri uccelli. Nei campi attorno si incontrano volpi, faine, donnole, ricci, istrici e lepri. Erbe medicinali e/o commestibili crescono dappertutto insieme a infinite varietà di fiori.
L'indirizzo produttivo è di tipo misto cerealicolo-foraggero-zootecnico -sementiero in quanto abbiamo in carico vari bovini, alcuni dall’attitudine produttiva mista: carne/latte (razza Pezzata Rossa), altri per l’attitudine carne (razza Marchigiana). Tali animali, sono certificati all’Albo Geneaologico delle specie e allevati secondo i disciplinari produttivi dell’AIAB/ICEA. Produciamo farro e grano duro della qualità antica “Senatore Cappelli” che, in base a recenti studi, sembra essere esente da ogni contaminazione da mutagenesi indotta con raggi x e y del cobalto radioattivo. Quasi tutte le varietà del grano odierno derivano da una modifica genetica di questo frumento; sembra fondata l’ipotesi che tale modifica sia correlata alle intolleranze al glutine e allergie varie. Produciamo anche frutta, legumi e olio.
Per quanto riguarda la forza lavoro, l’azienda è condotta in economia diretta da Emiliano (titolare) oltre che agricoltore ora è diventato anche allevatore e mugnaio e trasforma i nostri cereali in ottime farine.Giusi, siccome è molto precisa ed ordinata, cura di evadere gli ordini e le spedizioni. Mariano corre come una trottola e, all’occorrenza, sa diventare idraulico, muratore, meccanico, imbianchino, falegname, ecc… Gabriella ha imparato a fare i formaggi e le marmellate ed a farsi guidare dalla luna in tutte le faccende così come le sue antenate. Anita è ritornata in Spagna dove vive con il suo compagno Sergio e il loro bellissimo bimbo Sangye.
Qui c’è, comunque, sempre da fare qualcosa: raccogliere la frutta e fare marmellate, raccogliere le olive e portarle al frantoio, curare l’orto, costruire recinzioni, pulire il sottobosco, pulire e strigliare i cavalli (sono 8 docilissimi aveglinesi e 1 puledrino che per noi sono come di famiglia), fare i formaggi, ecc… Già qualcuno ha incominciato a venire a trovarci ed è stata proprio una bella esperienza...a parte il lavoro...:-)
In questi ultimi anni abbiamo deciso di trasformare tutti i nostri prodotti in azienda per poterne curare personalmente la qualità ed ottenere anche un valore aggiunto. Abbiamo quindi realizzato due laboratori di trasformazione dove i cereali e i legumi diventano zuppe e farine (abbiamo un piccolo mulino a pietra); la frutta si trasforma in marmellata ed il latte in formaggi, burro e ricotte.
Le nostre farine poi, vengono trasformate anche in pasta dagli amici della "Casa del tortellino" di Angri che lavora 40/50 kg di farina per volta.
I dolci sono prodotti dalla pasticceria "Dolci capricci" del nostro paese.
Le olive vengono macinate nel frantoio di Pietro Biscione (www.frantoiobiscione.it) che le trasforma in ottimo olio.
Il pane e le pizze ce le facciamo da noi nel nostro forno a legna.
Ci manca solo il vino ma per quello ricorriamo ai produttori del nostro paese e della zona.
Poiché in passato abbiamo subito una serie di “condizionamenti ambientali”, in quest’ultimo periodo abbiamo deciso di far “adottare” alcuni pezzi della nostra azienda a gruppi organizzati sul territorio (Legambiente, WWF, Libera, sono solo i primi, ma molti altri progetti sono in cantiere), in modo tale da fare rete e collaborare con parte della società civile. Crediamo, infatti, che questo sia l’unica risposta possibile e vincente ad un’illegalità diffusa: resistere, e soprattutto resistere insieme. |